Category Archives: Vendere Casa

LA PROVVIGIONE NON E’ UN COSTO MA UN INVESTIMENTO.

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Spesso i Clienti mi chiedono “lo sconto” prima ancora di sapere il lavoro che realmente andrò a svolgere durante il percorso di ricerca e/o vendita di un immobile. Percorso complesso che, apparentemente, può sembrare molto semplice per chi giudica da fuori… In realtà,la professione di agente immobiliare è molto articolata, ha molteplici sfaccettature e c’è un grosso lavoro “dietro le quinte”.

La nostra è una bellissima professione che, se ben fatta, garantisce alle parti (venditore e acquirente) la tranquillità in una compravendita e la certezza di un acquisto sicuro nel tempo. Oggi è importante vendere e/o acquistare un bene nella massima serenità. Mi piace ricordare ai Clienti che…

Un buon agente immobiliare deve

  • Conoscere a memoria tutte le esatte caratteristiche di decine di immobili, conoscerli anche a livello catastale ed urbanistico, aver reperito adeguata documentazione, aver studiato le parti salienti dei titoli di provenienza, aver effettuato le ispezioni ipotecarie e le visure catastali, avere nozioni di fiscalità, svariate conoscenze del diritto ed un’adeguata preparazione inerenimg_1617te la contrattualistica immobiliare.
  • Deve essere anche un buon pubblicitario, un bravo fotografo, deve saper preparare ogni immobile alla vendita e pianificare le giuste strategie di marketing, conoscere i social network ed i linguaggi contemporanei, essere in grado di pianificare una promozione mirata e specifica per ogni singolo immobile; inoltre deve essere anche arredatore, geometra, designer, consulente (talvolta matrimoniale), confidente e spesso anche psicologo…
  • Un buon consulente immobiliare deve essere sempre presente nel delicato percorso di compra-vendita, fianco a fianco al cliente, in ogni fase delle trattative, fino all’atto definitivo di trasferimento.
  • Un bravo agente immobiliare deve essere col Cliente anche DOPO l’acquisto o la vendita!

Un buon agente immobiliare deve essere dalla parte del Cliente SEMPRE.

Inoltre:

  • un buon consulente immobiliare deve conoscere bene il mercato immobiliare dove opera, deve essere in grado di conferire credibilità al prezzo ed al valore di un immobile per chi vende e deve essere in grado di dare la certezza di un acquisto sereno e ponderato per chi compra. Deve essere un arbitro, un portavoce dell’andamento del mercato immobiliare.
  • Un agente immobiliare professionale deve essere ben organizzato, preparato, competente, disponibile, diplomatico ma allo stesso tempo di polso nelle situazioni importanti. E tutto questo col sorriso.
  • Un agente immobiliare professionale deve essere iscritto al REA ed essere dotato di assicurazione professionale al fine di esercitare regolarmente la professione.

Rivolgersi alla nostra Agenzia significa affidarsi a professionisti regolarmente iscritti al Ruolo, dotati di assicurazione professionale, costantemente aggiornati mediante corsi qualificati, pronti ad ascoltarvi al fine di risolvere ogni tipo di esigenza, offrendo un’assistenza completa e puntuale sin dal primo incontro.

Rivolgersi alla nostra Agenzia significa affidarsi a persone che svolgono il proprio lavoro col CUORE.

Per questo infatti credo che:

La provvigione non è un costo ma un importante investimento per il tuo futuro. 

Per qualsiasi informazione, curiosità o per suggerirmi argomenti di tuo interesse su cui scrivere in futuro articoli per questo blog, puoi scrivermi a: matteo@immobiliarenencioni.it

 

IL CARTELLO “VENDESI” DEL PRIVATO… FAI ATTENZIONE!

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IL CARTELLO “VENDESI” DEL PRIVATO: ATTENZIONE, E’ UN’ARMA A DOPPIO TAGLIO!

Ti è mai capitato di vedere appesi, fuori dalle case del tuo paese, i fluorescenti cartelli con la scritta VENDESI…? Sono i cartelli dei privati che provano a vendere il proprio immobile, da soli.

Contrariamente a quanto si possa pensare, un cartello pubblicitario, VENDESI “artigianale” fai da te, generalmente non ha un progetto di valorizzazione dietro, e in alcuni casi può rivelarsi controproducente.432634-641249-1

Ecco il perchè:

  • E’ strumento di monitoraggio: può accadere che per colpa del cartello VENDESI appeso fuori casa, persone qualsiasi, possano tenere sotto controllo l’immobile nel periodo in cui rimane in vendita, e ciò è controproducente per chi vende soprattutto quando tale periodo si prolunga per diversi mesi o talvolta anni;
  • Danno d’immagine: il cartello apposto dal privato e non da un professionista immobiliare, può essere sinonimo di poca professionalità, scoraggiando spesso il potenziale interessato; è chiaro che il privato, a differenza di un mediatore superpartes, tende a fare i propri interessi, magari chiedendo u. prezzo che non tiene conto del mercato ma del semplice giudizio personale o affettivo.
  • Conoscenze inadeguate: solo l’agente immobiliare ha adeguate conoscenze e mezzi necessari per poter realizzare un eccellente cartello pubblicitario ed un adeguato piano marketing specifico per ogni immobile;
  • Perdita di tempo: il privato non ha gli strumenti adatti per poter selezionare attentamente e qualificare i potenziali acquirenti; ciò può essere causa di visite inopportune, nell’abitazione in questione, da parte di persone solo vagamente interessate o semplicemente incuriosite, talvolta prive delle conoscenze necessarie per poter procedere con un acquisto (ad esempio non adeguatamente informate sulle referenze reddituali richieste dagli istituti di credito necessarie per poter accedere ad un eventuale mutuo, oppure non informate sulle spese accessorie, sulle garanzie da chiedere e quelle da offrire). Tutto ciò comporta nella maggior parte dei casi una notevole perdita di tempo per il proprietario di casa stesso, il quale si ritrova curiosi per casa non concretamente interessati. Un buon agente immobiliare fa da “filtro”, selezionando altamente i potenziali Clienti, qualificandoli con vari appuntamenti in agenzia prima di visitare gli immobili in giro.

Il privato non ha gli strumenti adatti per poter selezionare attentamente e qualificare i potenziali acquirenti

  • Rischio sanzioni: un cartello pubblicitario non adeguatamente preparato, può anche essere causa di sanzioni, come nel caso del mancato inserimento dei dati energetici dell’edificio o il mancato pagamento dell’importo relativo alla tassa comunale sulle pubbliche affissioni.

Un cartello pubblicitario non adeguatamente preparato, può anche essere causa di sanzioni

  • Conflitto di interessi: Con il classico cartello VENDESI, il proprietario di un immobile presenta direttamente l’immobile all’interessato. Fin qui tutto apparentemente corretto, ma analizziamo meglio. Per capire quanto ciò possa essere per lui poco conveniente, è necessario fare un esempio molto calzante: il genitore che elogia le doti del proprio figlio, di fronte ad altre persone, non ha sicuramente la solita credibilità delle lodi proferite dal professore di scuola, il quale esprime un parere soggettivo. La medesima cosa accade quando il proprietario, di fronte ad un potenziale acquirente, presenta il proprio immobile esaltandone i pregi ma non avrà la solita attendibilità della stessa azione svolta dall’agente immobiliare. L’agente immobiliare è una figura imparziale e competente (proprio come il professore nell’esempio precedente) ma soprattutto, essendo sopra le parti, riesce a descrivere l’immobile in maniera oggettiva e professionale, senza favorire nessuna delle parti.

L’agente immobiliare è una figura competente e sopra le parti, e riesce a proporre l’immobile in maniera oggettiva.

  • Ospiti non graditi: nel caso in cui l’immobile in vendita sia vuoto, non abitato, il cartello può attirare l’attenzione di persone che potrebbero andare ad occuparlo abusivamente, creando spiacevoli conseguenze a carico del proprietario;
  • Esca per ladri: nel caso in cui l’alloggio in vendita sia abitato invece, il cartello può attirare anche l’attenzione di ladri che, fingendosi talvolta persone interessate all’immobile, lo vanno a visitare con il solo scopo di approfondirne la conoscenza e, talvolta, tornare a visitarlo con altre spiacevoli intenzioni …

E’ sempre consigliato, per chi deve vendere casa e vuole farlo nella massima sicurezza e tranquillità, affidarsi ad un professionista agente immobiliare, e perché ciò sia fatto nel miglior modo possibile, incaricare un’agenzia come “referente unico esclusivo”.

Un buon agente immobiliari ha tutti gli strumenti necessari e le adeguate conoscenze per poter difendere, proteggere e valorizzare il Tuo immobile!


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CARTELLO SI CARTELLO NO?

In conclusione, prima di affidarti al classico FAI-DA-TE il mio consiglio è quello di affidarti ad un serio e stimato professionista, agente immobiliare della tua zona, che sappia guidarti sapientemente nel delicato percorso della compravendita.

Siamo Paolo Antonelli e Matteo Nencioni, amici, imprenditori, agenti immobiliari. Da anni cooperiamo per aiutare le famiglie nel percorso più importante della vita: quello della compra-vendita immobiliare. Curiamo tutto in prima persona: serietà, impegno, umanità e dedizione sono i valori che più ci contraddistinguono. Se anche tu vuoi vendere una casa senza svendere, nella provincia di Pisa, contattaci per una consulenza dedicata: agenzia@immobiliarenencioni.it – tel. 0587 488 136

HOME STAGING: consigli pratici per vendere o affittare velocemente

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HOME STAGING: Mettere in scena la casa.

Ti sembrerà strano, ma nel mercato attuale bastano alcuni piccoli ed economici accorgimenti per ridurre i tempi di vendita del tuo immobile e perché no, farti recuperare qualche soldino in più rispetto al valore attuale della tua casa (che in genere è molto più basso di quello che

pensi). L’insieme di questi interventi prende l’altisonante nome di home staging. L’home staging, più precisamente, può essere definito larte di preparare la casa in   modo adeguato in vista di una vendita.

home-stagingSi tratta di un insieme di interventi ed opere di entità più o meno invasiva, teso alla spersonalizzazione dell’immobile ed all’esaltazione dei suoi punti di forza.

Insomma, un po’ come farsi bello per il primo appuntamento.

In Italia l’home staging, soprattutto nelle piccole realtà di provincia è una soluzione apprezzata ma decisamente poco praticata, principalmente perché non viene percepita dal cliente-venditore come un fattore determinante per la collocazione della propria casa. Ma se è vero che oggi, per gli immobili di fascia media, la vera determinante è il prezzo, non dimentichiamo che stiamo pur sempre vendendo un prodotto che, come le mele al mercato…

meglio è presentato, tanto più facilmente potrà essere collocato!

Soprattutto in presenza di una fortissima concorrenza.

E’ possibile quindi “fare home staging” investendo pochi euro? La risposta è sì, ma tutto dipende dal prodotto che stai proponendo.

   Home Staging: l’arte di “preparare” la casa in  modo adeguato, in vista di una vendita

 

ECCO 5 TRA LE PIU’ FREQUENTI CASISTICHE

 

1.LA CASA È VECCHIA E PIENA DI MOBILI

Vuoi valorizzare il trilocale ereditato dalla nonna?  Benissimo!

Su le maniche perché qui, l’intervento di home staging, sarà il più duro: togli tutti i mobili (oggi alcuni mercatini dell’usato propongono addirittura sgomberi gratuiti ), o recuperali con un po’ Restyling, dai una bella imbiancata alla casa e tira a lucido i pavimenti.

Con un costo relativamente contenuto svecchierai l’appartamento e gli conferirai quella freschezza che farà percepire al possibile acquirente tutto il potenziale nascosto delle case di una volta. Il Relooking, se necessario, sarà percepito come un’interessante personalizzazione del bene non…

linevitabile condanna per avere acquistato una casa vecchia e brutta

 

2.LA CASA È NUOVA MA… CHE DISORDINE!

Lo so, i tuoi bimbi trasformano la casa in un luna park. I gatti, i cani spargono peli dappertutto e tu non hai mai tempo per stirare i panni. La vendita però è un lavoro duro ed oggi è più importante che mai, presentare una casa ordinata e pulita (che è la prima regola dell’Home Staging). Forza e coraggio, la vogliamo vendere o no? Confina i giochi dei bambini nella loro stanza, presenta una cucina impeccabile e fa sì che ogni complemento di arredo sia al posto giusto: immagina di trasformare la tua casa in una “vetrina” dove sono in mostra spazi, mobili e accessori. Hai la fortuna di possedere un appartamento nuovo: fa che sia percepito come “subito abitabile” e…

la vendita sarà un piacevole percorso in discesa!

 

 3.TROPPA PERSONALITÀ FA MALE…

Alt! Facciamo una dovuta premessa: non sto dicendo che la tua casa deve essere anonima e priva di un suo carattere, ma ricorda che quando l’immobile è eccessivamente personalizzato, correrai il rischio di cozzare con i gusti del potenziale acquirente, che farà fatica a “sentire sua” l’abitazione e la scarterà immediatamente. Quindi via le dozzine di fotografie dal mobile della sala, i simboli religiosi, la collezione di bottiglie di birra dalla cucina, la bandiera del Milan dalla camera di tuo figlio e, se hai gusti “etnici”, spegni quei bastoncini di incenso perennemente accesi.

Non vorrai mica farti scappare la vendita per un motivo che non ha nulla a che fare con il mattone!

 

4…TROPPA POCA FA ANCHE PEGGIO!

Questo è un problema che mi si presenta più frequentemente nel mercato della locazione. Ci sono proprietari che pensano di collocare un appartamento arredato allestendolo con il minimo sindacale “per lasciare all’inquilino ampie possibilità di personalizzazione” (e spendere meno). Attenzione, nella pressoché totalità dei casi, questa scelta è sbagliata: un’abitazione arredata sul mercato della locazione viene collocata o scartata nei primi 30 secondi del sopralluogo: è sufficiente elevare il tuo immobile al di sopra della media (bassissima…) e prezzo permettendo, la tua casa inizierà subito a produrre un reddito. Quindi sotto con tende, accessori e stampe: scegli una linea guida (moderna, retrò, allegra, accogliente) e rendi la tua casa unica!

 

5…IL VERO SEGRETO DELL’HOME STAGING: LA LUCE!

La luminosità è un fattore di importanza capitale. Una casa luminosa è “viva” e trasmette energia positiva. Concorda strategicamente i sopralluoghi dei potenziali acquirenti nel momento in cui la casa dà il meglio di sé   con la luce naturale e, se proprio non ti è possibile, butta via subito quelle maledettissime lampadine a risparmio energetico: leffetto obitorio non è gradito a nessuno!

 Seguendo i piccoli consigli che ti ho elencato poco sopra, avrai già fatto passi da gigante rispetto alla tua “concorrenza”, ma ricorda un concetto fondamentale: se ad un corretto intervento di preparazione non segue una promozione forte ed adeguatamente strutturata, tutti i sacrifici che hai fatto nell’home staging “fai da te” (e i soldi che hai speso!) PUOI CONSIDERARLI BUTTATI.

Affidati a dei professionisti che possano consigliarti per il meglio, che studino con te un accurato piano di marketing e diffida da chi si presenta da te a fare velocemente alcune foto con il cellulare.

Non ci credi? Fai un esperimento tu stesso e prova a metterti dall’altra parte della barricata: apri un portale di annunci immobiliari qualsiasi e fai scorrere le varie inserzioni: consulterai l’inserzione più bella o quella più brutta? Beh… hai già trovato la risposta.

Buona Vendita!

Grazie alla nostra home stager professionista Caterina Zangirolami Architetto (www.ihomeyou.it) per la collaborazione negli splendidi interventi di home-staging con la nostra agenzia e per la stesura di questo articolo.


Matteo Nencioni – agente immobiliare specializzato nel preparare case alla vendita

IL CONTRATTO PRELIMINARE O COMPROMESSO.

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IL COMPROMESSO… QUESTO SCONOSCIUTO!!! 🙂

Una volta che hai trovato un immobile che ti piace prima di sottoscrivere il compromesso ci sono alcuni aspetti da analizzare con molta attenzione, magari con la guida del tuo agente immobiliare di fiducia o con il tuo tecnico di riferimento.

Cos’è il il contratto preliminare di compravendita o compromesso?

Raggiunto un accordo economico con il venditore sul prezzo di compravendita puoi trovarti, prima di andare dal notaio a stipulare l’atto definitivo di trasferimento, a firmare il contratto preliminare di compravendita, comunemente conosciuto come “compromesso”.

Il contratto preliminare, o compromesso, non trasferisce la proprietà della casa, ma è un impegno a firmare davanti ad un notaio il contratto definitivo di trasferimento, ossia la vera e propria compravendita dell’immobile. Il compromesso, infatti, ha solamente l’effetto di impegnare irrevocabilmente le parti contraenti alla suddetta compravendita; successivamente è necessario l’atto definitivo di trasferimento a cura di un notaio. Il codice civile definisce con l’articolo 1351 il contratto preliminare nel modo seguente: Contratto preliminare: contratto mediante il quale una parte  o entrambe le parti si obbligano a stipulare un successivo contratto, detto definitivo.

Il contratto preliminare è quello con cui le parti si obbligano alla stipula di un successivo contratto, definitivo, di cui il primo deve già prevedere il contenuto essenziale.

Quali verifiche effettuare prima di firmare il compromesso?

Prima di firmare il fatidico compromesso, e quindi prima che le parti contraenti s’impegnino reciprocamente l’una con l’altra, è molto importante verificare che l’immobile che si vuole acquistare sia conforme urbanisticamente e catastalmente, che lo stesso non sia oggetto di contestazioni, che non vi siano litispendenze, ipoteche o pignoramenti, che non vi siano debiti con il condominio ancora pendenti; inoltre è importante sapere se gli impianti esistenti sono a norma o meno e se vi sono i certificati degli impianti stessi. Infine è necessario che il venditore fornisca valido Attestato di Prestazione Energetica (APE). Il mio consiglio è quello di farvi supportare dal vostro tecnico di fiducia al fine di verificare tutto quanto sopra.

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La registrazione del compromesso.

Il compromesso deve essere necessariamente in forma scritta e deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni dalla sottoscrizione. La registrazione del compromesso è un atto obbligatorio per la regolarizzazione fiscale e per dare data certa alla scrittura.

La registrazione, è obbligatoria e non bisogna confonderla con la trascrizione nei pubblici registri immobiliari che invece è facoltativa e serve per rendere «opponibile l’atto a terzi». La trascrizione infatti è ben più complessa, viene fatta tramite l’ausilio del notaio ed è utile all’acquirente per tutelarsi al fine di prevalere su eventuali ipoteche iscritte sulla casa, dopo la trascrizione stessa, da eventuali creditori del venditore.

La registrazione del compromesso è un atto obbligatorio per la regolarizzazione fiscale e per dare data certa alla scrittura; la trascrizione nei pubblici registri immobiliari, è facoltativa e serve solo per rendere «opponibile l’atto a terzi».

Imposte per la registrazione del contratto preliminare.

Per la registrazione del compromesso sono dovute:

  • l’imposta di registro di 200 euro in misura fissa;
  • l’imposta di bollo, nella misura di marche da bollo da 16 euro cad., una ogni 4 facciate della scrittura e comunque ogni 100 righe (se il contratto è formato per atto pubblico o per scrittura privata autenticata l’imposta di bollo è invece di 155 euro).

Quando il compromesso prevede un pagamento, è dovuta, inoltre, l’imposta di registro proporzionale pari:

  • allo 0,50% delle somme previste a titolo di caparra confirmatoria;
  • al 3% delle somme previste a titolo di acconto sul prezzo di vendita.

In entrambi i casi, l’imposta pagata con il compromesso sarà poi detratta da quella dovuta per la registrazione del contratto definitivo di compravendita: sostanzialmente presentando il modello F.23 all’atto definitivo vengono detratte dall’acquirente le imposte già pagate sulla caparra. Nel caso in cui l’imposta proporzionale versata per la caparra confirmatoria e per gli acconti di prezzo risulti superiore all’imposta di registro dovuta per il contratto definitivo, spetta il rimborso della maggiore imposta versata per la registrazione del contratto preliminare. Il rimborso deve essere richiesto, a pena di decadenza, entro tre anni dalla data di registrazione del contratto definitivo. La domanda di rimborso deve essere presentata all’ufficio che ha eseguito la registrazione.

Anche quando il trasferimento dell’immobile è una persona giuridica, soggetto a Iva, il trattamento fiscale del preliminare sarà differente a seconda che preveda il versamento di una somma a titolo di acconto o di caparra confirmatoria:

  • il versamento di un acconto, essendo un’anticipazione del corrispettivo pattuito, va fatturato con addebito dell’Iva. In questo caso, l’imposta di registro sarà dovuta in misura fissa (200 euro)
  • la caparra confirmatoria, anche se prevista da un’apposita clausola contrattuale, non è soggetta a Iva, perché non costituisce il corrispettivo di una prestazione di servizi o di una cessione di beni. Pertanto, andrà pagata l’imposta di registro proporzionale (0,50%).

I mediatori agenti immobiliari hanno l’obbligo, in solido con le parti contraenti, di registrare i contratti preliminari di compravendita stipulati a seguito della loro attività.

Per ogni ulteriore approfondimento è consigliabile rivolgersi al proprio notaio di fiducia.

Matteo Nencioni – Consulente Immobiliare – tel. 0587 / 488136