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AGEVOLAZIONI PRIMA CASA GIOVANI UNDER 36

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Acquisto PRIMA CASA GIOVANI: Bonus confermato per tutto il 2023

Acquisto prima casa?

Ottime notizie per i giovani sotto i 36 anni di età che hanno intenzione di acquistare la loro Prima Casa quest’anno: bonus ed agevolazioni statali per l’acquisto, confermati per tutto il 2023.

Davvero una grande opportunità per aiutarti nel tuo primo investimento immobiliare.

Qui di seguito analizzeremo in maniera semplice e schematica come funziona ed i requisiti per poterne accedere.

Per prima cosa analizziamo le caratteristiche che deve avere l’immobile per essere acquistato mediante le agevolazioni PRIMA CASA, a prescindere dai bonus giovani “Under 36” che esamineremo poco più avanti.

Caratteristiche dell’Immobile per usufruire delle Agevolazioni Prima Casa

CATEGORIA CATASTALE

Per usufruire delle agevolazioni “Prima Casa”, l’abitazione che si acquista deve appartenere a una delle seguenti categorie catastali:

  • A/2 (abitazioni di tipo civile)
  • A/3 (abitazioni di tipo economico)
  • A/4 (abitazioni di tipo popolare)
  • A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare)
  • A/6 (abitazioni di tipo rurale)
  • A/7 (abitazioni in villini)
  • A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).

Le agevolazioni “prima casa” non sono ammesse, invece, per l’acquisto di un’abitazione appartenente alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).

Le agevolazioni spettano anche per l’acquisto delle pertinenze, classificate o classificabili nelle categorie catastali C/2 (magazzini e locali di deposito), C/6 (per esempio, rimesse e autorimesse) e C/7 (tettoie chiuse o aperte), limitatamente a una pertinenza per ciascuna categoria.
È necessario, tuttavia, che le stesse siano destinate in modo durevole a servizio dell’abitazione principale e che questa sia stata acquistata beneficiando delle agevolazioni “prima casa”.

Per maggiori approfondimenti ti invito a consultare il sito dell’agenzia delle entrate al seguente LINK.

DOVE DEVE TROVARSI L’IMMOBILE

Altra fondamentale condizione è quella relativa al luogo in cui si trova l’immobile che si vuole acquistare.
Per usufruire dei benefici, l’abitazione deve trovarsi nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha la propria residenza.
Se residente in altro Comune, entro 18 mesi dall’acquisto l’acquirente deve trasferire la residenza in quello dove è situato l’immobile.

La dichiarazione di voler effettuare il cambio di residenza deve essere contenuta, a pena di decadenza, nell’atto notarile di acquisto. (fonte Agenzia delle Entrate)

Adesso analizzeremo in maniera semplice e schematica come funzionano i BONUS GIOVANI UNDER 36 per acquisto della Prima Casa ed i requisiti per poterne accedere.

Chi può usufruire dei benefici Under 36?

  • Chi non ha ancora compiuto il 36esimo anno di età nell’anno in cui viene stipulato il contratto notarile di compravendita;
  • Chi ha un ISEE non superiore a 40.000 euro annui.

Come utilizzare il credito d’imposta?

  • In diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce
  • In diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche
  • In compensazione ai sensi del decreto legislativo 9 luglio
    1997, n. 241

L’Attestazione ISEE

Che cos’è l’ISEE? E’ l’indicatore della situazione economica equivalente, ovvero uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie in italia. Sostanzialmente è un indicatore che tiene conto di reddito, patrimonio e delle caratteristiche di un nucleo familiare.

Per poter usufruire dei bonus prima casa Under 36, l’ISEE:

  • deve essere in corso di validità oppure il contribuente deve dichiarare di aver già provveduto a richiederla;
  • deve essere quello “ordinario” (cioè riferito al reddito complessivo familiare al 31 dicembre del secondo anno antecedente al rogito), ma può essere usato anche l’Isee “corrente”.

È necessario, inoltre:

  • Avere o stabilire la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile, entro 18 mesi dall’acquisto;
  • Non essere titolari, nemmeno col coniuge, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove si trova l’immobile da acquistare;
  • Non possedere un altro immobile acquistato con l’agevolazione prima casa o, se si possiede, venderlo entro un anno dalla data del nuovo acquisto.

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Per maggiori informazioni ed approfondimenti ti consiglio di visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate ove è possibile anche scaricare la brochure e un consulto presso il vostro Studio Notarile di fiducia.

Se sei “giovane” ora è il momento giusto! 😉

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Sono Matteo Nencioni, imprenditore, agente immobiliare professionista, autore del libro “Il Viaggio Verso Casa”. Ricopro la carica di Vice-Presidente interprovinciale Fiaip Pisa-Lucca.
Se desideri acquistare o vendere casa nella provincia di Pisa e necessiti di una consulenza personalizzata, prenotati ora inviando una email a: agenzia@immobiliarenencioni.it

NUOVE AGEVOLAZIONI FISCALI “PRIMA CASA” (Legge di Stabilità 2016)

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P1030335Le agevolazioni fiscali per acquisto di una PRIMA CASA ad oggi sono al 4% (Iva calcolata sul prezzo di vendita) per chi acquista da una persona giuridica (ditta, impresa, costruttore ecc…) mentre sono al 2% (Imposta di Registro calcolata sul valore catastale) per chi acquista da una persona fisica ovvero “da privato”.

La Legge di Stabilità 2016 aumenta la possibilità di godere delle agevolazioni fiscali sull’acquisto della Prima Casa! Viene infatti concesso di acquistare casa con le suddette agevolazioni anche se ancora in possesso di un’altra acquistata sfruttando le stesse agevolazioni, cosa che fino ad oggi non era possibile.

In sostanza puoi acquistare un’altra “prima casa” senza ancora aver venduto la tua “prima casa”!!

A partire da quest’anno la Legge consente di sfruttare l’agevolazione “Prima Casa” anche a chi, al rogito definitivo del nuovo acquisto davanti al Notaio, sia ancora proprietario di un altro immobile già acquistato con lo stesso tipo di agevolazione. Il tutto a condizione che lo venda entro un anno dalla data del nuovo acquisto.

In parole povere, se hai già una “Prima Casa” e intendi sostituirla con un’altra “Prima Casa”, puoi vendere la casa che attualmente possiedi entro un anno dalla data dell’acquisto della nuova, senza perdere le agevolazioni “prima casa” di cui hai già usufruito.

Per qualsiasi ulteriore chiarimento puoi scrivermi a matteo@immobiliarenencioni.it

Matteo Nencioni – consulente immobiliare esperto in valutazioni immobiliari –

 

DETRAZIONI FISCALI PER IL 730: ECCO CHI POTREBBE AVERE IL CONTO PIÙ ALTO

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Grazie al bonus ristrutturazioni, quello sui mobili e quello dell’ecobonus, gli italiani potranno beneficiare di detrazioni fino al 65%; ma chi sono i contribuenti che potranno detrarre le somme maggiori? L’Osservatorio del sito ProntoPro.it ha condotto un’indagine per scoprire in quali città le fatture dei lavori di ristrutturazione sono più elevate e, di conseguenza, maggiori le detrazioni possibili. Secondo l’analisi Roma è il comune coi costi più salati. Qui, per ristrutturare un bilocale di 70 metri quadrati, si spendono in media 16.150€ vale a dire circa il 33%in più rispetto al dato nazionale.
Lo studio è stato condotto prendendo in esame i venti capoluoghi di regione e considerando un’ unità immobiliare per la quale fosse necessario procedere a lavori di ristrutturazione del bagno, imbiancatura, rifacimento dell’impianto elettrico e installazione di caldaia, realizzazione di porta blindata, sostituzione serratura, sistema antifurto e montaggio di apparecchi per il condizionamento. Dall’indagine è emerso che il costo medio nazionale di questa serie di interventi su un appartamento tipo equivale a poco più di 10.806€.
Al secondo posto nella classifica nazionale si è collocata la città di Milano con una spesa pari a 15.275€. Andando nel dettaglio è possibile scoprire, ad esempio, che per mettere in sicurezza la propria abitazione attraverso la creazione di un impianto di allarme e l’installazione di una porta blindata, a Milano sono necessari 4.290€. Nella città di Trento, invece, terza tra le città più care, la spesa totale equivale a 13.180€ e creare un impianto elettrico nuovo con 6 punti luce costa mediamente 365€.
Tra le città in cui si spende meno due città del Sud Italia occupano i primi posti: Catanzaro e Potenza in cui si spendono rispettivamente 7.137€ e 7.625€. Terza Trieste, con una media inferiore del 25% rispetto a quella nazionale.
I bonus previsti dalla Legge di Stabilità stanno spingendo molte persone a ristrutturare le proprie abitazioni, migliorarne l’efficienza energetica e acquistare nuovi mobili. Gli effetti benefici di questi bonus sono visibili soprattutto nella spinta ad affrontare spese che in tempi di crisi sono state tralasciate dando luogo a conseguenze negative per tutti i professionisti coinvolti. Oggi le cose stanno migliorando molto.

(fonte: – dichiara Marco Ogliengo, amministratore delegato di ProntoPro.it)

Matteo Nencioni – Agente Immobiliare

BONUS PER ACQUISTO DI MOBILI E ARREDI

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Bonus mobili, raddoppio senza cumulo.

La legge di Stabilità 2016 raddoppia i bonus per l’acquisto di mobili e arredi. Infatti la legge 208/2015 ha prorogato per quest’anno la detrazione del 50% delle spese sostenute (fino a 10mila euro) per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici – di classe non inferiore ad A+, nonché di classe A per i forni e le apparecchiature per le quali è prevista l’etichetta energetica – che sono destinati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La proroga va in parallelo con la conferma, anche quest’anno, dell’agevolazione fiscale per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, con una detrazione del 50% (65% per gli interventi antisismici) per un massimo di 96mila euro.

Come detto, la legge di Stabilità ha potenziato ed esteso lo sconto fiscale per i mobili: per le giovani coppie, coniugi o conviventi, di cui uno almeno abbia meno di 35 anni (o compia 35 anni quest’anno) c’è la possibilità di detrarre in dieci anni il 50% della somma impiegata per l’acquisto di mobili destinati all’abitazione principale.

La casa deve essere stata acquistata, a titolo oneroso o gratuito, nel 2015 o nel 2016. In questo caso il bonus mobili ha un plafond di 16mila euro. Il nuovo bonus mobili è destinato a favorire le giovani coppie in possesso, nel 2016, dei requisiti soggettivi previsti dalla legge. In caso di coniugi non importa la data del matrimonio; la convivenza invece deve durare da almeno tre anni e deve essere attestata dalla stato di famiglia. La casa può essere acquistata dalla coppia o da uno dei partner, in questo caso l’agenzia delle Entrate richiede che il proprietario sia il partner under 35. L’acquisto può essere stato effettuato anche lo scorso anno, visto che la normativa fiscale dà tempo 12 mesi per adibire l’immobile ad abitazione principale. La destinazione, per gli acquisti 2016, deve avvenire, comunque, entro il termine della presentazione della dichiarazione dei redditi 2017, relativa al 2016. L’agenzia chiarisce che l’acquisto dei mobili può avvenire in qualsiasi momento nel 2016, purché la casa acquistata quest’anno sia destinata – come detto – ad abitazione principale entro il termine per la dichiarazione dei redditi 2017 (2 ottobre).

Per gli acquisti di case nel 2015 la destinazione ad abitazione principale deve avvenire entro il 31 dicembre 2016. Il bonus mobili per giovani coppie è calcolato, come detto prima, su un importo complessivo di 16mila euro: l’acquisto può essere effettuato da entrambi i partner o da uno solo dei componenti, anche da colui che ha superato i 35 anni. L’acquisto deve essere effettuato con bonifico o con carta di debito o di credito: non è richiesto il bonifico utilizzato per le ristrutturazioni edilizie (la regola vale anche per il bonus mobili ”generale”).

La circolare delle Entrate 7/E chiarisce che per la «medesima unità abitativa», non si può beneficiare sia della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili da parte delle giovani coppie, sia di quella generale, sempre del 50%, utilizzabile da tutti i contribuenti Irpef. L’incompatibilità vale anche per acquisti di mobili diversi, necessari per arredare case acquistate quest’anno (o nel 2015), adibite ad abitazione principale entro il 2 ottobre 2017 (o entro il 31 dicembre 2016) e contemporaneamente soggette a lavori di ristrutturazione quest’anno. Cioè vale anche se sono rispettate tutte le condizioni delle due norme agevolative.

Ad esempio, se una giovane coppia compera un arredo su una casa che ha acquistato quest’anno, nella quale fa fare, entro la fine del 2016, delle manutenzioni straordinarie detraibili al 50%, non può beneficiare della doppia detrazione del 50%, quella per le giovani coppie e quella generale. Oltre a questa regola, però, secondo l’agenzia delle Entrate l’incompatibilità delle due agevolazioni è molto più ampia, in quanto «non è consentito fruire di entrambe le agevolazioni per l’arredo della medesima unità abitativa». Quindi, una giovane coppia non potrà acquistare, ad esempio, 16mila euro di mobili per arredare la propria abitazione principale di proprietà e acquistare anche 10mila euro di altri mobili per la stessa abitazione, previo lavori di recupero edilizio agevolabili al 50%. Ma l’agenzia va oltre e afferma che se la coppia o uno solo dei componenti beneficia, «anche parzialmente, del bonus mobili e grandi elettrodomestici, per acquisti effettuati dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016, non potrà altresì beneficiare del bonus mobili giovani coppie per l’arredo del medesimo immobile». L’incompatibilità, quindi, non riguarda solo «l’arredo della medesima unità abitativa», ma anche, da un lato, l’acquisto di grandi elettrodomestici (beneficiando, anche parzialmente, del bonus generale), dall’altro lato, l’acquisto di mobili, usufruendo della nuova detrazione per le giovani coppie. Queste ultime, comunque, potranno beneficiare di entrambe le agevolazioni, nel rispetto delle relative prescrizioni, se i mobili (o i grandi elettrodomestici) acquistati saranno destinati all’arredo di unità abitative diverse.

(Fonte: Il Sole 24ORE – Quotidiano del Condominio, 2 aprile 2016)

Matteo Nencioni – Consulente immobiliare – Esperto in valutazioni immobiliari e Contrattualistica.